“La mafia compagna di banco”: incontro con Ignazio Cutrò, l’imprenditore che ha detto no alla mafia

la mafia compagna di banco

La lotta alla mafia raccontata dalle parole di chi l’ha portata avanti e vissuta in prima persona, nell’incontro con Ignazio Cutrò, imprenditore edile siciliano e presidente dell’Associazione nazionale dei testimoni di giustizia, sopravvissuto, dopo essersi ribellato, ad anni di soprusi ed intimidazioni, e Gero Tedesco, redattore e cronista del Giornale di Sicilia e autore del libro ‘Addio mafia’. Sulla vita di Cutrò è stato scritto il libro ‘Abbiamo vinto noi. Storia di Ignazio Cutrò, l’imprenditore che ha detto no alla mafia’

 

“La mafia compagna di banco” è il titolo dell’incontro promosso dai Forum Legalità e Cultura del Pd forlivese, per mercoledì 25 febbraio, alle 20.45, al Centro culturale San Francesco di via Marcolini, 4, a Forlì. Coordinano la serata i responsabili dei Forum, Jacopo Zanotti e Chiara Mazza, dando spazio ad interventi e domande. Parteciperanno al dibattito la consigliera regionale Valentina Ravaioli ed altri amministratori locali.

 

“Una storia che, almeno questa volta, ci permette di dire che abbiamo vinto noi – sottolinea il segretario territoriale del Pd forlivese, Valentina Ancarani -. È qualcosa ma non basta. La guerra contro la mafia continua ogni giorno, in Sicilia come nel nostro territorio, che come riportano anche le cronache degli ultimi giorni, non è immune purtroppo da ciò che Ignazio ha vissuto sulla propria pelle”.

 

Ignazio Cutrò, 47 anni, imprenditore siciliano, di Bivona (Agrigento) è stato sottoposto, assieme alla famiglia, ad un programma speciale di protezione per aver denunciato i suoi estorsori. Il primo attentato risale alla sera del 10 ottobre 1999, quando gli fu bruciata una pala meccanica in contrada Canfutino a Bivona e Cutrò presentò la prima denuncia contro ignoti. Da quel momento fu un susseguirsi di minacce e intimidazioni, fino al 2006 quando Cutrò decide di diventare un testimone di giustizia, denunciando i suoi estorsori. Grazie alle sue testimonianze viene avviata l’operazione “Face off”, nella quale vengono arrestati i fratelli Luigi, Marcello e Maurizio Panepinto e che porta nel gennaio 2011 ad un totale di 66 anni e mezzo di carcere. Il libro che racconta la sua vita è stato scritto da B.C. Borsellino e si intitola ‘Abbiamo vinto noi Storia di Ignazio Cutrò, l’imprenditore che ha detto no alla mafia’, Melampo editore.

 

Gero Tedesco, ha 40 anni ed è nato ad Agrigento. Giornalista professionista, è redattore e cronista del Giornale di Sicilia, per il quale ha seguito i più importanti processi di mafia. Ha fondato ed è direttore del pluripremiato periodico FuoRiriga che si occupa esclusivamente di mafia. Autore di documentari ha collaborato con diverse testate nazionali e internazionali. E’ consigliere nazionale dell’Unione Cronisti Italiani. Nella sua carriera ha ricevuto tanti premi per il suo coraggioso impegno giornalistico, fra questi il “Premio nazionale cronista dell’anno”, il premio “Una penna per la legalità” e il “Premio Pirandello”. E’ autore del libro “Addio Mafia” nel quale ha intervistato, in una località segreta, il collaboratore di Giustizia, Luigi Putrone.