No Pillon

Quando:
10 Novembre 2018@15:00
2018-11-10T15:00:00+01:00
2018-11-10T15:15:00+01:00
Dove:
piazza Saffi
Piazza Aurelio Saffi
47121 Forlì FC
Italia
No Pillon @ piazza Saffi | Forlì | Emilia-Romagna | Italia

l Partito Democratico forlivese dice ‘NO’ al Ddl Pillon, aderendo alla mobilitazione nazionale di sabato 10 novembre. Vi aspettiamo tutti alle 15 in piazza Saffi a Forlì per far sentire la nostra voce! #fermatepillon #partitodemocratico

Diciamo NO alla mediazione obbligatoria
perché la mediazione ha come presupposto la scelta volontaria delle parti e relazioni simmetriche non segnate dalla violenza. Nella proposta Pillon, l’obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall’art. 48 della Convenzione di Istanbul, mette in pericolo le donne che fuggono dal partner violento, oltre a generare uno squilibrio tra chi può permettersi questa spesa e chi non può perché non è previsto il patrocinio per i meno abbienti.

Diciamo NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori
che comportano la divisione a metà dei figli/e considerati alla stregua di beni materiali. Il principio della bigenitorialità, così applicato, lede il diritto dei minori alla stabilità, alla continuità, e all’espressione delle loro esigenze e volontà, riportando la genitorialità al concetto della potestà sui figli anziché a quello della responsabilità, già acquisito in sede europea e italiana come principio del rapporto genitori/figli.

Diciamo NO al mantenimento diretto
perché presuppone l’assenza di differenze economiche di genere e di disparità per le donne nell’accesso alle risorse, nella presenza e permanenza sul mercato del lavoro, nei livelli salariali e nello sviluppo della carriera. Cancellare l’assegno di mantenimento a favore dei figli dà per scontato che ciascun genitore sia nella condizione di dare al figlio pari tenore di vita. La disparità di capacità economiche dei genitori comporterà una disparità di trattamento dei figli quando saranno con l’uno o l’altro genitore.

Diciamo NO al piano genitoriale
perché incrementa le ragioni di scontro tra i genitori e pretende di fissare norme di vita con conseguenti potenziali complicazioni nella gestione ordinaria della vita dei minori. Non si possono stabilire in via preventiva quali saranno le esigenze dei figli, che devono anche essere differenziate in base alla loro età e crescita. Il minore con il Ddl Pillon diventa oggetto e non soggetto di diritto.

Diciamo NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale
proposto dal Ddl che presuppone esservi manipolazione di un genitore in caso di manifesto rifiuto dei figli di vedere l’altro genitore, con la previsione di invertire il domicilio collocando il figlio proprio presso il genitore che rifiuta. E conseguente previsione di sanzioni a carico dell’altro che limitano o sospendono la sua responsabilità genitoriale. Si contrasta così la possibilità per il minore di esprimere il suo rifiuto, avversione o sentimento di disagio verso il genitore che si verifichi essere inadeguato o che lo abbia esposto a situazioni di violenza assistita.

Saremo per questo in piazza in tante città del paese il 10 novembre
per una mobilitazione generale che coinvolga donne e uomini della società civile, del mondo dell’associazionismo e del terzo settore, ordini professionali e sindacati, tutti i cittadini che ritengono urgente in questa complessa fase politica ripristinare la piena agibilità democratica e contrastare la crescente negazione dei diritti e delle libertà a partire dalla libertà delle donne.