Emergenza climatica, il centrosinistra: “La maggioranza consiliare di centrodestra sconfessa Zattini”

“Con la mozione presentata sul tema del cambiamento climatico, la maggioranza consiliare di centrodestra sconfessa il suo sindaco Zattini che, a tre giorni dal ballottaggio, appena un mese fa, aveva firmato la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale (vedi foto)”.  E’ quanto affermano in una nota congiunta i Gruppi consiliari di centrosinistra a Forlì (Partito Democratico e Lista civica con Giorgio Calderoni)

“Leggendo la mozione della maggioranza, si riscontrano mancanze fondamentali e silenzi inaccettabili. Fin dalle premesse, le responsabilità antropiche nel mutamento climatico vengono minimizzate o, addirittura, negate completamente, ignorando incontrovertibili prove scientifiche a loro sostegno – proseguono i dieci consiglieri – . In conseguenza di questo approccio, anche le soluzioni prospettate appaiono deboli oppure assenti. Infatti nel testo della mozione manca l’impegno del Consiglio a dichiarare l’emergenza climatica e a porre il contrasto al mutamento del clima al vertice delle priorità nella futura azione amministrativa. Non meno eloquenti sono i silenzi su questioni come l’impegno a rendere il territorio comunale plastic free, a incentivare la rigenerazione urbana in un’ottica di zero consumo del suolo e a sostenere l’agricoltura biologica”.

Viceversa, i consiglieri dell’opposizione di centrosinistra hanno consegnato già durante la seduta del consiglio del 28 giugno scorso la propria mozione congiunta ai rappresentanti del movimento “Fridays for Future” che si erano incatenati sotto il palazzo comunale. “Con i 14 punti del nostro documento – spiegano -, intendiamo chiedere al sindaco e alla giunta di impegnarsi su tematiche che riguardano l’intera collettività, che vanno dall’ambiente allo sviluppo sostenibile e che costituiscono i pilastri indispensabili per la salute e il benessere dei cittadini”.

“Stupisce e dispiace quindi che su proposte di semplice buon senso, che dovrebbero vedere tutte quante le forze politiche unite nell’interesse comune, la chiusura ideologica e pregiudiziale della maggioranza impedisca l’apertura di un confronto costruttivo e proficuo”, concludono.