Legge di Bilancio, grazie al PD il governo cancella la ‘tassa sulla bonta”

Il governo ha cancellato la “tassa sulla bontà”, il raddoppio dell’Ires sulle attività del mondo no profit. A dare l’annuncio è però il senatore  dem Antonio Misiani. “La commissione bilancio Senato ha dato il via libera con parere favorevole del governo alla riformulazione dell’emendamento Pd al dl Semplificazioni che cancella il raddoppio Ires sugli enti non commerciali previsto dalla legge di Bilancio. Una buona notizia”, twitta il capogruppo democratico in commissione.

Il governo e la maggioranza hanno lavorato fino all’ultimo ad alcune modifiche ad un emendamento che aveva presetnato proprio il Pd. “Abbiamo presentato la riformulazione di un emendamento al dl Semplificazione che corregge questa stortura inconcepibile”, aveva spiegato nel pomeriggio Misiani. E aveva fatto capire che si andava verso un accordo. “Siamo convinti che su questo testo sia possibile trovare un accordo e correggere l’errore. Così possiamo dimostrare che la discussione e il confronto sono la via migliore per dare dignità al parlamento e dare risposte al paese”.

La proposta del Pd prevedeva il blocco del raddoppio dell’Ires fino alla riforma del settore con “misure di favore” compatibili con le regole dell’Unione europea. Il testo conteneva anche anche la non cumulabilità con l’aliquota Ires agevolata sugli utili reinvestiti in beni strumentali o in nuova occupazione prevista dalla legge di Bilancio. L’onere a carico del Bilancio della Stato sarebbe di 118,4 milioni per il 2019 e 157,9 milioni dal 2020.