Migranti, il Pd forlivese: Italia in prima linea, ora l’Europa dopo l’emozione passi all’azione

Il Partito Democratico forlivese esprime un forte apprezzamento per il fatto che anche a Forlì sia stata promossa la marcia delle Donne e degli Uomini scalzi e che tante associazioni e cittadini si stiano mobilitando su un problema umanitario di così grande portata come sono oggi le migrazioni.

Prendendo atto positivamente della rinnovata attenzione ai problemi dei rifugiati e dei richiedenti asilo che diversi Paesi europei e gli Stati Uniti stanno dimostrando e che l’Unione Europea sta cercando di trasformare in politica comune, il Pd di Forlì sarà domani in piazza, con l’auspicio che la partecipazione possa essere la più ampia possibile.

L’azione costante del Governo italiano a soccorso dei rifugiati nel Mediterraneo, insieme alla tenace azione politica per convincere le istituzioni europee a gestire in maniera condivisa le problematiche relative alle migrazioni e a mettere mano alle norme comunitarie su richiedenti asilo ed immigrazione, ha trovato ascolto e dovrà portare a nuove decisioni e volontà per fare sì che l’Unione Europea tutta, cambi le sue politiche.

A livello locale i Comuni dell’Unione della Romagna forlivese sono stati capaci di affrontare con serietà e responsabilità l’accoglienza dei rifugiati, seguendo alcuni principi che si sono dimostrati efficaci tra cui: favorire l’integrazione dei rifugiati con le comunità locali attraverso un’accoglienza diffusa sui territori e fra i Comuni, in “piccoli gruppi” in relazione alla capacità organizzative e alle possibilità di accoglienza dei Comuni stessi; promuovere percorsi di autonomia per le persone accolte attraverso la collaborazione fra amministrazioni, istituzioni regionali e nazionali, soggetti del terzo settore e cittadini; coordinare la gestione dell’accoglienza considerando anche i progetti già attivi e i piani di contrasto alla povertà e per il sostegno alle persone e famiglie che si trovano in condizioni di povertà estrema, già residenti sui territori, a qualunque nazionalità appartengano.

Dopo che il nostro Paese, con i propri uomini in prima linea, ha affrontato in totale solitudine un’ emergenza straordinaria, ora che altri Stati hanno preso coscienza dell’entità del fenomeno, ci attendiamo un netto cambio di passo dell’ Europa con azioni immediate: la certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; un’accoglienza degna e rispettosa per tutti; la chiusura e lo smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

UFFICIO STAMPA