Rifiuti: “A Forlì in consiglio propaganda dei 5 stelle, ma a Parma non spengono l’inceneritore”

“Ieri in Consiglio Comunale a Forlì, i consiglieri grillini hanno rivelato alla città la vera natura della loro azione, strumentalità allo stato puro, senza interessarsi di cosa a Forlì si può concretamente fare,  e si sta facendo, già da anni in tema di politiche sui rifiuti”. Esordisce così la capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Maria Maltoni, rispondendo alle accuse mosse dal Movimento 5 Stelle. Maltoni sottolinea “l’incoerenza dei pentastellati, che a Forlì propongono ‘rifiuti zero’ entro il 2020, mentre a Parma, dove sono al governo della città da tre anni,  c’è un inceneritore funzionante a pieno regime”.

 

La capogruppo entra nel merito: “Dopo che il Consiglio Comunale si era già espresso alla unanimità a luglio 2014 e ad aprile 2015 per proseguire nell’ ampliamento del porta a porta e conseguentemente nella riduzione del rifiuto incenerito, anche in relazione alle problematiche emerse per l’applicazione dell’articolo 35 dello Sblocca Italia,  i consiglieri del M5S hanno trovato un escamotage per differenziarsi a tutti i costi: mettere una data precisa al raggiungimento dell’obiettivo “zero rifiuti” e quindi zero incenerimento. I tempi e i modi di azioni amministrative e politiche così rilevanti e complesse, come quelle che riguardano la gestione dei rifiuti, sono responsabilità di chi amministra. Il Comune di Forlì, fin dalla precedente amministrazione Balzani, lavora per la riduzione del rifiuto incenerito, il tema dell’economia circolare e del riuso è  contenuto anche nel programma del sindaco Drei che, unitamente all’assessore Bellini ed ai consiglieri regionali del territorio, è impegnato in un confronto su questi temi. Come dimostra anche il positivo risultato risultato ottenuto con il rinvio della conferenza di servizio della Provincia che, ieri,  si sarebbe dovuta esprimere su quantità e qualità dei rifiuti inceneriti nell’impianto di Forlì”, prosegue Maltoni.

 

“Inoltre, la possibilità di spegnere un impianto di incenerimento, come è noto non è nella potestà del sindaco, come dimostra il fatto che l’inceneritore di Parma, città in cui i grillini governano da vari anni, brucia allegramente ed il sindaco Pizzarotti non se ne lamenta neppure più– precisa l’esponente del Pd -. Ricostruzioni e polemiche abituali, visto che ci è stato raccontato per lungo tempo che a Parma l’amministrazione guidata dal Movimento 5 stelle ha realizzato il porta a porta in due anni dal 2012 al 2014, salvo accorgersi che il progetto di attuazione del porta a porta era iniziato nel 2006, ovvero è stato realizzato in tre mandati amministrativi. La strumentalità della proposta, unita al modo arrogante e scorretto di porre le questioni, è il motivo per cui il Partito Democratico ha votato contro la mozione, dopo aver dato il proprio consenso in conferenza capigruppo ad anticiparne la discussione, proprio per consentire ad entrambe i consiglieri grillini di essere presenti, cosa che non sarebbe stata possibile, a quanto da loro affermato, nel prossimo consiglio. Trasparenza, correttezza istituzionale e serio percorso concreto per realizzare le politiche, questo contraddistingue l’azione dei consiglieri dei  Partito Democratico, che si continueranno a battere per sostenere le politiche di tutela ambientale che sono ormai una caratteristica delle amministrazioni e della città di Forlì”, conclude la capogruppo.