Lo ‘Sblocca Italia’ in pillole

Lo ‘Sblocca Italia’ in pillole

Con il decreto “Sblocca Italia” il Governo ha varato una serie di norme volte a rimettere in moto il settore produttivo del Paese, a sostegno della filiera imprenditoriale e per il rilancio della competitività e il sostegno alla crescita. Il made in Italy rimane, in linea con quanto già operato in precedenti interventi, il punto nodale delle azioni del Governo per esportare e attrarre investimenti in Italia, creando prodotto interno e occupazione.

Il provvedimento contiene una serie di disposizioni riguardanti le infrastrutture, l’edilizia, l’ambiente, l’energia, nonché misure destinate alle imprese e agli enti territoriali: si tratta di norme finalizzate al rilancio dell’economia – anche attraverso l’introduzione di misure di semplificazione burocratica – obiettivo il cui perseguimento è necessario nel momento di crisi che sta attraversando il Paese e che necessita di interventi di stimolo accompagnati da riforme strutturali.

Il nostro Paese ha estrema necessità di superare gli ostacoli che impediscono la realizzazione di investimenti utili per la ripresa dell’economia e dell’occupazione – da qui il nome «Sblocca Italia» –, ma questo obiettivo si raggiunge solo se, allo stesso tempo, vengono perseguiti, insieme alle reali ed innegabili esigenze di efficienza e tempestività, gli altrettanto fondamentali principi di legalità e trasparenza, nonché di salvaguardia ambientale e paesaggistica.

INFRASTRUTTURE

– Digitalizziamo l’Italia

Credito d’imposta IRES e IRAP, entro il limite massimo del 50 per cento dell’investimento, per la realizzazione di interventi infrastrutturali di realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga.

Le opere infrastrutturali in fibra ottica per la banda larga sono inserite tra gli oneri di urbanizzazione primaria

– Realizzazione Alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina:

Gli interventi da realizzare sull’areadella tratta ferroviaria Napoli-Bari e Palermo- Cniata- Messina, nonché quelli strettamente connessi alla realizzazione dell’opera, sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità

– Meno burocrazia, più trasparenza e concorrenza, protocolli di legalità

Dovrà essere inserito negli avvisi, nei bandi di gara, nelle lettere d’invito che la mancata accettazione da parte delle imprese delle clausole contenute nei protocolli di legalità costituisce causa di esclusione dalle gare.

Interventi di “estrema urgenza“: messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici del territorio, all’adeguamento alla normativa antisismica e alla tutela ambientale e del patrimonio culturale.

Per interventi di “estrema urgenza“, considerati indifferibili sono introdotte disposizioni in deroga alle procedure di scelta del contraente e alle fasi delle procedure di affidamento dei contratti.

Interventi di manutenzione e completamento rete ferroviaria e stradale

Si destinano 220 milioni del contratto di programma, parte servizi 2012-2014, a favore di RFI per interventi di manutenzione straordinaria. Nel corso dell’esame in Commissione si è introdotta la possibilità di escludere dal patto di stabilità per gli anni 2014-2015 spese finalizzate all’eliminazione di passaggi a livello pericolosi.

Concessioni autostradali

Nel rispetto della normativa comunitaria, i concessionari di tratte autostradali nazionali potranno proporre entro il 31.12.2014 una procedura di aggiornamento o revisione del rapporto concessorio, previo parere dell’Autorità dei trasporti e delle commissioni parlamentari.

Le richieste di modifica devono comunque prevedere da parte dei concessionari l’obbligo di realizzazione degli investimenti già previsti negli atti di concessione vigenti e devono assicurare:

investimenti necessari per gli interventi di potenziamento, adeguamento strutturale, tecnologico ed ambientale delle infrastrutture autostradali nazionali;

– un servizio reso sulla base di tariffe e condizioni di accesso più favorevoli per gli utenti.

L’affidamento di lavori e servizi ulteriori a quelli già previsti nelle convenzioni in essere deve avvenire interamente mediante procedure di gara pubblica.

OCCUPAZIONE – MADE IN ITALY

728 milioni per gli ammortizzatori sociali e CIG in deroga

Incremento per 728 milioni di euro nel 2014 del Fondo sociale per l’occupazione e formazione ai fini delle rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e l’incremento, di 70 milioni di euro per il 2015, della dotazione relativa all’incentivo per le nuove assunzioni .

Ulteriori 8 milioni di euro sono stanziati a favore del Fondo per l’occupazione e formazione al fine di completare l’erogazione dell’ASPI di competenza 2013 per i lavoratori sospesi a causa di crisi aziendale od occupazionale fino ad un massimo di 90 giornate nel biennio mobile.

Si rende strutturale la possibilità di utilizzare le risorse del Piano di Azione e Coesione (PAC) ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali nelle regioni coinvolte nel PAC medesimo (Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia).

Misure per la valorizzazione del Made in Italy

Si stabiliscono misure per dare impulso alla lotta all’italian sounding1 e al rilancio del Made in Italy attraverso un Piano a sostegno della promozione e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, in particolare piccolo e medie, attraverso linee direttrici valevoli per tutti i settori economico produttivi interessanti Si prevedono iniziative straordinarie di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese in particolare piccole e medie; l’attrazione degli investimenti in Italia attraverso iniziative di acquisizione e fidelizzazione della domanda dei mercati esteri e attraverso la promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché di accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia; l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher destinati per l’acquisizione, tra l’altro, di figure professionali specializzate nei processi di internazionalizzazione

Il Piano interviene specificamente nel settore agro-alimentare per incentivare la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, la tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti; il sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati e soprattutto la realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari per favorirne la promozione all’estero e durante l’Esposizione Universale 2015.

SBLOCCA CANTIERI

3.890 milioni di euro al Fondo ‘Sblocca cantieri’ per infrastrutture strategiche

Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti volto a consentire nell’anno 2014 la continuità dei cantieri in corso o il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori.

Niente più opere senza fine. Con il decreto in oggetto si introduce la possibilità di caducazione delle concessioni relative a infrastrutture strategiche: nell’ipotesi di sviluppo del progetto per stralci funzionali o, nei casi più complessi, di successive articolazioni per fasi si consente al bando di gara di prevedere l’integrale caducazione della concessione stessa, con la conseguente possibilità in capo al concedente di rimettere a gara la concessione per la realizzazione dell’intera opera.

100 milioni per opere segnalate dai Comuni alla presidenza del Consiglio per manutenzione territorio, messa in sicurezza scuole ed edifici pubblici

I fondi andranno ad opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2 al 15 giugno 2014 o richieste inviate nell’ambito del programma “6.000 Campanili”

A tal fine si prevede una riserva di 100 milioni di euro per progetti di manutenzione del territorio, riduzione rischio idrogeologico, efficientamento energetico patrimonio edilizio pubblico e impianti di energia rinnovabile, messa in sicurezza edifici pubblici, a cui gli enti locali potranno accedere secondo le modalità definite dal Ministero delle Infrastrutture.

Nel caso di mancato utilizzo nei tempi previsti delle risorse destinate alle opere sopra elencate i finanziamento verranno revocati ed assegnati prioritariamente ad altre opere già individuate nel DL.

250 milioni per la ricostruzione privata in Abruzzo

Rifinanziamento (in termini di solo saldo netto da finanziare), nella misura di 250 milioni di euro per l’anno 2014, dell’autorizzazione di spesa finalizzata alla prosecuzione degli interventi per la ricostruzione privata nei territori della regione Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009.

I mutui concessi dalle banche per la ricostruzione sono assistiti da garanzia dello Stato incondizionata, esplicita, irrevocabile e a prima richiesta

Il decreto proroga la durata degli affitti concessi ai nuclei familiari a basso reddito o con componenti disabili che hanno perso la casa con il terremoto del 2009.

Accelerazione aggiudicazione lavori per opere a tutela della incolumità pubblica (caso Genova)

Particolare importanza rivestono le misure finalizzate all’utilizzo delle risorse per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. inserita una destinazione prioritaria delle risorse ad interventi integrati finalizzati sia alla mitigazione del rischio, sia alla tutela e al recupero degli ecosistemi e con priorità per la delocalizzazione di edifici e di infrastrutture potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità.

Introdotte modifiche per consentire l’effettiva e rapida realizzazione di opere necessarie a garantire la pubblica incolumità: una disposizione stabilisce che le “esigenze imperative connesse a un interesse generale” – in presenza delle quali il codice del processo amministrativo consente di conservare efficacia al contratto di aggiudicazione dei lavori pubblici – sono anche le esigenze di tutela dell’incolumità pubblica. Il giudice amministrativo può concedere la sospensione solo se ritiene che l’estrema urgenza e gravità, che motivano la domanda cautelare, siano prevalenti sulle esigenze di incolumità pubblica.

Alleggerimento del patto di stabilità per i Comuni

Per l’anno 2014 e nel limite massimo di 250 milioni di euro, l’esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti, connessi agli investimenti in opere oggetto di segnalazione dai Comuni. L’esclusione dal patto di stabilità deve riguardare prioritariamente l’edilizia scolastica, gli impianti sportivi, il contrasto del dissesto idrogeologico, la sicurezza stradale.

Viene, altresì, disciplinata l’esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno per gli anni 2014 e 2015, per un importo complessivamente pari a 300 milioni di euro, dei pagamenti dei debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013 sostenuti successivamente all’entrata in vigore del presente decreto-legge da parte delle regioni, delle province e dei comuni.

AMBIENTE

#Italiasicura: 3.500 mln per lo sblocco degli interventi contro il dissesto idrogeologico e per le infrastrutture idriche

Si prevedono misure per accelerare la realizzazione degli interventi di adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione necessari a conformarsi alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell’UE e di adeguamento alla direttiva sulla qualità delle acque, anche mediante l’esercizio del potere sostitutivo del Governo.

Queste misure, consentono di sbloccare una mole significativa di risorse – oltre 3,5 miliardi di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico e di adeguamento dei sistemi idrici– stanziate nel corso degli anni e non spese per ragioni di complicazione burocratica e giudiziaria, attraverso l’attivazione di due Fondi revoche e la conseguente riassegnazione delle risorse inutilizzate

110 milioni per le aree metropolitane

Al fine di fronteggiare le situazioni di criticità ambientale delle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione, si prevede l’assegnazione alle regioni la somma complessiva di 110 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2007-2013 e 2014-2020 per interventi di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua.

50 milioni di euro al Fondo emergenze per le calamità

Gestione unitaria dei servizi idrici e rispetto referendum sull’acqua

risorse idriche

E’ previsto che l’ente di ambito deliberi la forma di gestione e le modalità di affidamento del servizio nel rispetto della disciplina europea e nazionale (quindi nel pieno rispetto dell’esito referendario);

In tutti gli ambiti territoriali il servizio idrico è affidato a gestori unici prevedendo, nel caso di mancato rispetto degli adempimenti, l’attivazione della procedura di esercizio del potere sostitutivo regionale e, in caso di mancato esercizio dello stesso, di quello del Governo.

Interventi di riqualificazione ambientale e urbana in aree di rilevante interesse nazionale (Bagnoli-Coroglio)

Prevista l’adozione di interventi di bonifica ambientale e di rigenerazione urbana in aree territoriali di rilevante interesse nazionale, individuate con delibera del Consiglio dei Ministri, a cui partecipano i Presidenti delle Regioni interessate, sentita la Conferenza Stato-Regioni. Il comprensorio Bagnoli – Coroglio viene riconosciuto area di rilevante interesse nazionale

Semplificazione bonifiche e messa in sicurezza siti contaminati (bonifica amianto Casale Monferrato)

Per l’anno 2015, si escludono dai vincoli del Patto di stabilità interno nei limiti dei trasferimenti erogati nel medesimo anno dalla regione Piemonte, le spese sostenute per gli interventi di bonifica dell’amianto da realizzare nei territori compresi nel SIN (sito di bonifica di interesse nazionale) di Casale Monferrato.

Vengono introdotte norme di semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati (articolo 34) attraverso semplificazioni delle procedure di affidamento degli appalti e del codice dell’ambiente. Si introduce la possibilità di attuazione per fasi del progetto di bonifica, nel rispetto di specifiche condizioni di garanzia ambientale.

ENERGIA

Valorizzazione risorse energetiche nazionali (gas e idrocarburi)

Al fine di valorizzare le risorse energetiche nazionali e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese, si interviene sulle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e su quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale che vengono anch’esse qualificate come attività: di interesse strategico; di pubblica utilità, urgenti e indifferibili.

Procedure semplificate e più garanzie ambientali per i territori interessati

Inserimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi effettuate sulla terraferma tra i progetti di competenza statale, sottoposti a procedimento di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e alla conclusione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale in corso da parte delle regioni

ad aumentare i requisiti di tutela e garanzia ambientale: il rilascio del titolo concessorio è subordinato alla presentazione di idonee fideiussioni bancarie o assicurative commisurate al valore delle opere di recupero ambientale, alla verifica di sussistenza di tutte le garanzie economiche da parte della società a coprire i costi di eventuali incidenti, all’espletamento delle procedure di VAS e VIA, all’obbligo di intesa con la Regione per il rilascio del titolo di attività in terraferma, all’obbligo di rispetto delle precauzione tecniche volte a preservare i sistemi idrici dalle operazioni di reiniezione di acque o della frazione gassosa.

Destinazione delle royalties a interventi per l’occupazione e lo sviluppo sociale, fuori dal patto di stabilità

Al fine di favorire lo sviluppo delle risorse energetiche nazionali, sbloccando gli investimenti privati già programmati e con lo scopo di accelerare il processo decisionale di autorizzazione allo svolgimento delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi si esclude dai vincoli del patto di stabilità interno le spese sostenute dalle regioni per la realizzazione degli interventi di sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, di sviluppo industriale e di miglioramento ambientale nonché per il finanziamento di strumenti della programmazione negoziata.

L’esclusione è limitata:

  • alle aree in cui si svolgono le ricerche e le coltivazioni di idrocarburi;

  • al quadriennio 2015-2018;

  • alle maggiori entrate delle aliquote di prodotto (royalties) destinate alle regioni che verranno versate dagli operatori nel quadriennio.

Divieto ricerca ed estrazione shale gas (No fracking)

E’ introdotto il divieto di ricerca e estrazione di shale gas e shale oil e ogni tecnica di iniezione in sottosuolo di fluidi liquidi o gassosi finalizzata a produrre o favorire la fratturazione delle formazioni rocciose (fracking) in cui gli stessi sono intrappolati.

Conto termico: fino a 800 milioni all’anno a Comuni e imprese per efficienza energetica e piccoli impianti di energia rinnovabile

Vengono incentivati gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di incremento dell’efficienza energetica di piccole dimensioni, realizzati in data successiva al 31 dicembre 2011, al fine di rendere più agevole l’accesso per imprese, famiglie e soggetti pubblici ai contributi previsti.

La norma prevede che l’aggiornamento del sistema di incentivi (attualmente definiti dal c.d. conto termico) venga effettuato entro il 31 dicembre 2014, semplificando le procedure ed utilizzando strumenti per favorire l’accesso alle risorse stanziate.

Prevista l’esclusione dall’applicazione delle misure c.d. “spalmaincentivi” agli impianti di enti locali e scuole.

EDILIZIA

Semplificazioni e incentivi per riqualificare gli edifici esistenti

Obiettivo: ridare slancio a un settore strategico per l’economia nazionale attraverso misure principalmente di semplificazione. Il tema della semplificazione delle procedure in materia edilizia è stato affrontato avendo come obiettivo primario quello di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e di non produrre nuovo consumo di suolo.

Altra modifica rilevante è quella è quella che prevede tra gli interventi da effettuare la priorità ad un criterio finalizzato ad incentivare, in modo particolare nelle aree a maggiore densità del costruito, quelli di ristrutturazione edilizia anziché quelli di nuova costruzione.

Al fine di prevedere un criterio di valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica e, nell’ottica di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, si consente ai comuni di deliberare che i costi di costruzione siano significativamente inferiori ai valori determinati per le nuove costruzioni.

Manutenzione straordinaria con semplice Comunicazione Inizio Lavori, con oneri più bassi per chi ristruttura l’esistente

Quanto alle caratteristiche degli interventi di manutenzione straordinaria si stabilisce la possibilità che vengano eseguiti senza alcun titolo abilitativo, quindi semplicemente previa comunicazione, anche per via telematica, dell’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione comunale. Resta la disposizione che l’intervento non deve riguardare le parti strutturali dell’edificio. Le stesse condizioni sono valide per modifiche interne a fabbricati adibiti ad esercizio d’impresa: potranno essere eseguite semplicemente previa CIL (comunicazione di inizio lavori), a condizione che gli interventi non riguardino le parti strutturali.

Valorizzazione patrimonio edilizio pubblico inutilizzato e “Sblocca caserme”

Semplificazione dei procedimenti di valorizzazione di immobili attualmente in uso della Difesa, in particolare per quanto concerne la definizione di tempi di conclusione del procedimento e semplificare le procedure di valorizzazione con particolare riferimento alla fase dell’assegnazione ovvero della modifica della destinazione d’uso. In sede di esame della Commissione sono stati inseriti criteri di priorità nella valutazione dei progetti di recupero, finalizzati alla riduzione del disagio abitativo.

Al fine di accelerare la realizzazione di opere di pubblica utilità e interesse, si stabiliscono misure urgenti in materia di patrimonio dell’INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), disponendo l’individuazione delle opere da finanziare urgentemente nell’ambito degli investimenti immobiliari dello stesso Istituto. La disposizione è volta a favorire la realizzazione di opere ritenute prioritarie e di pubblico interesse, così da rispondere celermente alle esigenze di finanziamento e di liquidità di amministrazioni ed enti.

Deduzioni fiscali per abitazioni in locazione

Al fine di favorire l’incentivazione degli investimenti in abitazioni in locazione e mettere sul mercato alloggi in locazione per far fronte al fabbisogno abitativo, si stabilisce una deduzione dal reddito del 20 per cento (limite massimo di 300.000 euro – deduzione massima: 60.000 euro2) a favore di coloro che acquistano dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 un alloggio di nuova costruzione invenduto alla data di entrata in vigore della legge di conversione o oggetto di ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento conservativo. La quota massima deducibile all’anno è di 7.500 euro. Al fine di poter accedere alla deduzione, l’immobile, entro sei mesi dall’acquisto deve essere ceduto in locazione per almeno otto anni a canone concordato, deve avere prestazioni energetiche classificate in classe A o B.

Regolamento edilizio unico su tutto il territorio nazionale

nel corso dell’esame in Commissione è stato aggiunto un articolo che prevede la conclusione, in sede di Conferenza unificata, di accordi e intese per l’adozione di uno schema di Regolamento edilizio tipo. Si tratta di una misura fortemente attesa proprio perché finalizzata a semplificare e uniformare gli adempimenti in materia edilizia.

RIFIUTI

Rete nazionale di impianti di recupero di energia da rifiuti: controlli ambientali e priorità di accesso ai rifiuti urbani prodotti nelle Regioni

Misure per l’individuazione e la realizzazione di una rete nazionale di impianti di recupero energetico dei rifiuti, con determinate caratteristiche prestazionali, al fine di prevenire ulteriori procedure di infrazione da parte dell’Unione europea per mancata attuazione di norme di settore e limitare il conferimento in discarica.

Quanto ai criteri di priorità di accesso dei rifiuti, il testo dà priorità ai rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale e, solo successivamente, a quelli prodotti in altre regioni.

Fondo regionale per la prevenzione della produzione di rifiuti, sostegno a raccolta differenziata e contenimento delle tariffe

Obbligo per i gestori di impianti di recupero energetico dei rifiuti provenienti da altre Regioni, di versare alla Regione ospitante un contributo, determinato nella misura massima di 20 euro a tonnellata, destinato a un Fondo per finalità ambientali: prevenzione della produzione di rifiuti, incentivazione raccolta differenziata, interventi di bonifica ambientale e contenimento delle tariffe di gestione dei rifiuti urbani.

Mappatura e programmazione impianti di recupero dei rifiuti organici da raccolta differenziata

Stabilito l’obbligo di ricognizione, articolato per regioni, dell’offerta esistente e del fabbisogno residuo anche degli impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani, raccolta in maniera differenziata, al fine di dotare il paese della necessaria impiantistica.