Mercoledì del cuore, Giovani Democratici : “L’ennesima opportunità sprecata dall’amministrazione Zattini”

 

I ‘Mercoledì del cuore’, nati come iniziativa per ravvivare il centro di Forlì e per mantenere la popolazione forlivese giovanile e non solo in città, “sono sempre di più uno specchio dell’immobilità di questa amministrazione sulle politiche per i giovani e per il centro storico”, esordiscono così i Giovani Democratici forlivesi.

“Da serate di eventi e di divertimento per tutte le età si stanno trasformando in serate abbandonate a se stesse, in cui la piazza diventa ostaggio di pochi ragazzi ai quali l’unico svago proposto sono alcol e musica nei pochi bar ormai sopravvissuti in centro. Riteniamo che sia necessario un deciso cambio di passo – proseguono i GD – e che non sia più accettabile che questo sia l’unico modello e l’unica proposta di svago per la popolazione giovanile e in generale per il centro storico che vive una profondissima crisi ed è ormai privo di negozi e di attività, per i quali i ‘Mercoledì del cuore’ erano una boccata d’aria importante. La strada maestra è approfittare di questa iniziativa per animare la piazza e il centro con eventi, concerti, spettacoli o anche semplicemente esposizioni, piccole fiere o esibizioni, come e più di come si faceva in passato”.

“La nostra proposta è quella di approfittare della serata per rendere il centro un palcoscenico delle attività dei ragazzi, dallo sport alla musica o al volontariato e animare il centro, e non solo quello, con eventi che possano fermare la drammatica fuga dei forlivesi dalla loro città in estate. A cominciare dai giovani, come noi, a cui riteniamo che l’amministrazione comunale debba dare ben altri esempi di divertimento sano e creativo e dimostrare più coraggio e spirito d’iniziativa nel valorizzare i tanti talenti della città che rischiano, per mancanza di proposta, di andare altrove appena possibile così come della popolazione forlivese di ogni età che d’estate sposta i suoi consumi nelle città vicine e in Riviera invece di restare in una città percepita come immobile dal punto di vista degli eventi e dell’intrattenimento”, concludono i GD.