Welfare, approvato il piano Sociale e Sanitario Regionale

Paolo Zoffoli (PD), relatore di maggioranza e Presidente Commissione IV: “Il piano indica una nuova visione del Welfare che punta a un ammodernamento ed a un miglioramento dei servizi, adeguando le risposte ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze di una società che negli ultimi anni è profondamente cambiata.”

“Il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017 e 2019 è frutto di un ampio percorso democratico durato 1 anno e mezzo e che ha visto tanti Enti e Associazioni di tutto il Territorio Regionale protagonisti della sua progettazione. Per questo Piano – continua Paolo Zoffoli – la Commissione IV Politiche per la salute e Politiche sociali ha svolto un’udienza conoscitiva a cui sono state invitate 409 Istituzioni e che ha visto la partecipazione di 53 invitati. Possiamo quindi affermare che questo documento rappresenta un importante traguardo, frutto di un grande percorso partecipativo nei Territori e in Commissione. Il Documento che abbiamo approvato costituisce anche il punto di partenza di un Programma che governerà il Welfare Regionale per i prossimi 3 anni.”

Il Documento è stato redatto tenendo conto di precisi indirizzi:

  • La realizzazione di una forte integrazione sociale, socio-sanitaria e sanitaria;
  • Una Analisi approfondita del contesto e degli scenari che in questi anni sono profondamente cambiati;
  • La predisposizione di un Piano snello, chiaro e facilmente leggibile e comprensibile;
  • La definizione chiara delle procedure, dei ruoli dei Protagonisti, dei tempi di realizzazione, delle modalità di relazioni e delle risorse necessarie;
  • le modalità operative e di valutazione saranno definite da schede di intervento, più facilmente aggiornabili ed adeguabili in base ai bisogni, che già nelle prossime settimane verranno presentate in IV Commissione per un parere.

In sintesi le linee guida del Piano sono:

  • La Promozione di una reale integrazione socio-sanitaria;
  • La Lotta all’esclusione sociale, alla fragilità e alla povertà mettendo in campo anche nuovi strumenti;
  • La Centralità del distretto come forma di gestione territoriale;
  • Un’Azione molto determinata sulla prossimità e sull’integrazione promuovendo la medicina d’iniziativa e la prevenzione sociale e sanitaria;
  • Azioni volte a realizzare un Welfare comunitario dinamico e delle responsabilità;
  • Un Forte ruolo pubblico di governo in grado di garantire l’equità dell’accesso ai servizi;
  • Una Formazione di reti sociali in grado di corresponsabilizzarsi e co-progettare con l’obiettivo di avere un welfare inclusivo, abilitante, integrato e accessibile che mette al centro le persone, le famiglie e i loro diritti;
  • La Formazione di Professionisti pubblici e privati in rete e in grado di affrontare la nuova organizzazione, anche attraverso il coinvolgimento dell’Università;
  • Tutti gli attori istituzionali e sociali del sistema regionale, inoltre, devono essere in forte integrazione fra loro dopo aver ben definito i ruoli e i compiti.

Il Piano individua bene i vari Livelli, c’è il Livello Regionale che è composto dall’Assemblea legislativa, dalla Giunta regionale, dal CAL e dalla cabina di regia; c’è il Livello Territoriale costituito dalla CTSS, dal Distretto, dagli Uffici di piano comunali e dalle AUSL; c’è poi un livello molto importante costituito dai Cittadini e dalle loro Organizzazioni (Enti profit e no profit, Associazioni, Sindacati, Associazioni di Categoria, Enti di Rappresentanza, ecc.)

“Il Piano dà, inoltre, chiare indicazione su 5 macro livelli operativi di programmazione che devono essere alla base del Sistema Regionale: i servizi per l’accesso e la presa in carico; le misure per favorire la permanenza al domicilio; i servizi per la prima infanzia e quelli territoriali comunitari; i servizi a carattere residenziale per la fragilità e le misure di inclusione sociale e di sostegno al reddito.”

“L’obiettivo – continua Zoffoli – è realizzare un sistema omogeneo di offerta su alcuni interventi e servizi essenziali per assicurarne una distribuzione equa su tutto il territorio regionale.”

“Per concludere, ritengo che il nuovo Piano Sociale e Sanitario Regionale per il triennio 2017-2019 sia un ottimo strumento inclusivo per realizzare un Welfare che, attraverso l’ammodernamento e il miglioramento dei nostri servizi, sia in grado di dare risposte a una Società che negli ultimi anni è fortemente cambiata, che ha nuovi bisogni e nuove esigenze.”