Dimissioni di Bellini, le reazioni nel Pd

Le reazioni alle dimissioni dell’assessore ad Ambiente e  Mobilità del Comune di Forlì, Alberto Bellini.

VALENTINA ANCARANI, SEGRETARIO PD FORLIVESE – Alberto Bellini è un punto di riferimento importante per Forlì e per il territorio perché ha saputo interpretare il proprio ruolo di amministratore con un elevato tasso di innovazione e competenza. In questi anni con la sua azione ha saputo trasmettere idee e conoscenze che oggi restano patrimonio di tutto il Pd forlivese e non solo, e per questo gli sono molto riconoscente. Per non disperdere questo patrimonio il Partito democratico, assieme ai propri rappresentanti istituzionali ed amministratori, rinnova il proprio impegno a raggiungere gli obiettivi che si è prefigurato, a partire dalla società post incenerimento. E lo fa con un interlocutore in più, la Regione, che riconosce oggi il valore di queste idee apprestandosi a votare una legge sui rifiuti, unica nel suo genere, che pone al centro alcuni principi chiave quali il recupero, il riciclo, il riuso delle materie e la tariffazione puntuale. Fino a poco tempo fa, in pochi avrebbero scommesso sul fatto che oggi ci saremmo trovati a questo punto, e cioè  ad un passo dall’approvazione di una legge regionale che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui cioè non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. E questo dimostra che la politica può cambiare il corso delle cose quando la volontà e gli obiettivi sono chiari e condivisi. Va aggiunto che se oggi siamo qui non è certamente per caso e lo dobbiamo anche al dibattito che da Forlì, dal Pd forlivese, si è aperto e alimentato in questi anni e che si è allargato via via a territori intra ed extra regionali. Non finisce tutto qui dunque. A livello locale abbiamo davanti un percorso ancora lungo, in cui il prossimo atto è la concretizzazione del progetto in house del bacino forlivese, progetto su cui attualmente c’è grande interesse anche da parte di altri Comuni romagnoli. A livello regionale e nazionale abbiamo invece il compito di allargare sempre di più l’interesse per la costruzione di una società sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.

MARCO DI MAIO, DEPUTATOLe dimissioni dell’assessore comunale all’ambiente di Forlì, Alberto Bellini (che anche pubblicamente, dopo averlo fatto privatamente in più occasioni, invito a ritirare) non devono rappresentare una battuta d’arresto dell’impegno forlivese nei confronti delle politiche ambientali. Anzi, devono stimolare tutti a fare di più e a farlo meglio e a completare i progetti avviati come la raccolta dei rifiuti porta a porta e la realizzazione della società ‘in house’ per la raccolta dei rifiuti. A maggior ragione ora che si riscontrano segnali concreti di inversione di tendenza rispetto al passato da parte della Regione (che ha accettato di concedere un ambito territoriale ad hoc per la costituzione della società in house e avviato uno studio di fattibilità sul progetto), con provvedimenti che vanno nella direzione da noi auspicata come il nuovo piano dei rifiuti e la legge sull’economia circolare. Tutti provvedimenti su cui peraltro hanno lavorato direttamente, tra gli altri, anche i consiglieri regionali forlivesi Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli, da sempre in prima linea come molti di noi su questi argomenti. L’articolo 35 dello “Sblocca Italia” non è un positivo. Infatti assieme ad alcuni deputati emiliano-romagnoli avevo presentato addirittura un emendamento soppressivo. Respinto quell’emendamento, ho lavorato con i colleghi della commissione ambiente (pur non essendone parte) per modificarlo profondamente ottenendo alcune correzioni significative come, ad esempio, un ruolo determinante per le Regioni che inizialmente non era previsto. Su quella legge è stata poi posta la fiducia, che coerentemente con il nostro impegno politico abbiamo votato.  Abbiamo quindi lavorato sulla Regione, che ascoltando anche le istanze forlivesi ha stretto un accordo con Hera e Iren (unanimemente accolto con approvazione, anche dall’Amministrazione comunale di Forlì) che prevede limitazioni e paletti precisi, tradotti lunedì scorso in una delibera della giunta regionale. E’ sufficiente? No, occorre vigilare sul rispetto di questi impegni facendo anche valere la quota di maggioranza che in quelle aziende è detenuta dai soci pubblici. Bisogna insistere su questo punto. Si può perdere una battaglia, altre si possono vincere, altre ancora si possono vincere solo in parte; è così in politica come nella vita. Quello che conta è continuare a battersi per l’obiettivo primario, anche quando si trovano resistenze e difficoltà dentro la propria famiglia. Per questo avrei preferito che Alberto, con cui ho condiviso il percorso fatto fin qui con le sue asperità e successi, fosse rimasto in squadra da titolare e non da supporter esterno. 

PAOLO ZOFFOLI, CONSIGLIERE REGIONALEDal 2006, quando, per iniziare a fare la raccolta porta a porta a Forlimpopoli, ho rischiato il linciaggio, sulla politica dei rifiuti nel nostro Territorio di strada ne è stata fatta tanta! Sicuramente Alberto Bellini e la Giunta Balzani hanno dato un impulso fondamentale perché la Politica assumesse, come prioritario, il tema dei rifiuti. La competenza e la determinazione di Bellini hanno guidato tutti noi verso traguardi, che solo pochi mesi fa erano impensabili, soprattutto quando nell’estate del 2014 è stato emanato il famigerato decreto “sblocca Italia” con il suo art. 35.

Oggi sulla politica dei rifiuti sono stati raggiunti alcuni traguardi:

  • Possibilità da parte di 13 Comuni del Forlivese di costituire una società in house per gestire la raccolta porta a porta;
  • La Giunta ha deliberato la nuova legge sui rifiuti per realizzare “un’economia circolare” dove non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate;
  • Lunedi scorso la giunta Regionale ha fatto una delibera nella quale, oltre a criticare pesantemente l’art.35, si impegna a fare tutto quello che è nelle sue possibilità per annullarne gli effetti pratici, cioè formalizzare l’accordo con i gestori degli inceneritori nel quale siano fissate le regole: non si aumentano le potenze degli inceneritori, non si bruciano rifiuti da fuori degli ambiti territoriali, se non per particolari emergenze e per tempi brevi e concordati, e a Forlì si bruciano soltanto rifiuti urbani.

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’Assessore all’Ambiente Paola Gazzolo, adempiendo alle promesse fatte in campagna elettorale, stanno attuando quelle Politiche fortemente volute dal nostro Territorio e di cui Bellini si è sempre fatto portavoce! Le loro dichiarazioni pubbliche ai media e i loro atti dimostrano questa coerenza e linearità di percorso. Oggi per tutti noi la strada è ben determinata e mi dispiace molto che Bellini si sia dimesso da Assessore di Forlì, anch’io gli chiedo, come tanti altri hanno fatto, di ripensarci e nello stesso tempo continuerò a battermi, come ha detto il Sindaco Drei, perché la nostra Politica sui rifiuti non cambi di una virgola, rispetto agli impegni assunti.

VALENTINA RAVAIOLI, CONSIGLIERE REGIONALE – Le dimissioni di Alberto Bellini rappresentano una ferita grave per il nostro territorio e per i tanti cittadini che in questi anni hanno visto nelle politiche emergenti dal “laboratorio forlivese”, su questo fronte, un segnale di speranza nella costruzione di una società più sostenibile, volta alla tutela dei beni comuni e non degli interessi particolari. Si tratta di percorsi importanti e difficili, nella complicata transizione dall’economia lineare a quella circolare, resi ancora più duri da situazioni di solitudine o indifferenza, quando non di aperta ostilità, assai frequenti nel momento in cui si toccano argomenti tanto delicati ed economicamente rilevanti. Lo dico con l’orgoglio di chi ha potuto, essendo collega di giunta di Bellini, condividerne sfide e battaglie, a partire dalla ferma convinzione che occorra uno sforzo collettivo per rispondere agli obiettivi che la strategia europea  ci indica, nella strada della drastica diminuzione di produzione dei rifiuti e della massimizzazione del recupero di materia, attraverso adeguati sistemi di raccolta e di riciclaggio, e, soprattutto,  per realizzare un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare la crescita con la tutela dell’ambiente e  la salute delle persone. Nutro il massimo rispetto per la decisione assunta da Alberto Bellini, pur non condividendola. Intanto perché in un momento così cruciale per il nostro territorio, anche alla luce del percorso intrapreso verso la società in-house per la gestione dei rifiuti, c’è un grande bisogno di persone così determinate e competenti,  e poi perché  voglio credere che i termini dell’accordo col gestore, sul quale la Regione si è esposta, garantendo il rispetto delle condizioni e dei limiti attualmente vigenti, ovvero portata massima 120 mila tonnellate di rifiuti urbani, provenienti dal solo territorio regionale, escluse emergenze temporalmente limitate, saranno rispettati. Ritengo che sia importante ribadire i contenuti  di tale accordo, confermati dalla delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, anche per ripristinare una corretta informazione rispetto alle notizie circolanti in merito all’aumento di portata dell’inceneritore. Da parte mia, in qualità di consigliere regionale e di componente della Commissione Ambiente, saranno massimi l’impegno e l’attenzione, così come è stato finora, nel vigilare affinché alle promesse e agli atti ufficiali seguano i fatti, nella convinzione assoluta che, come ha già chiaramente dichiarato l’Amministrazione forlivese,  non si debba arretrare di un passo nel perseguire la prospettiva del post-incenerimento e nello stimolare una strategia nazionale, per far cambiare rotta a un Paese cronicamente incapace di gestire i rifiuti e, soprattutto, di crescere, in termini di responsabilità e civiltà.

STEFANO MAZZETTI, RESPONSABILE AMBIENTE  DEL PD EMILIA-ROMAGNAMi dispiace molto che Alberto Bellini abbia deciso di dimettersi dall’incarico di assessore all’Ambiente del Comune di Forlì. Ho lavorato con Alberto e ne ho sempre apprezzato capacità, impegno e competenza sui temi della sostenibilità ambientale e della difesa del territorio. Spero ritorni sui suoi passi e decida di proseguire la sua attività nell’amministrazione di Forlì. Le preoccupazioni da lui espresse in merito alla possibilità dei Comuni di tenere sotto controllo e di limitare l’incenerimento dei rifiuti sono comprensibili per un amministratore attento ai cittadini della propria comunità. Tuttavia mi sento di rassicurare Bellini rispetto al fatto che da questo punto di vista la Giunta regionale si è mossa con chiarezza e si è impegnata per vigilare – e lo faremo anche noi, come Partito Democratico dell’Emilia-Romagna – affinché vengano rispettati i regolamenti in tutte le procedure di smaltimento e sul fatto che le multiutility rispettino l’impegno appena sottoscritto dalla Regione