Rifiuti, in Commissione Ambiente il nuovo testo della proposta di legge

I consiglieri regionali Gabriella Meo (Sel-Verdi), Paola Marani (PD), Thomas Casadei (PD), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Roberto Sconciaforni (FdS), Monica Donini (FdS) e Sandro Mandini (IdV) hanno presentato in Commissione Ambiente il nuovo testo del progetto di legge regionale che intende modificare la normativa in materia di rifiuti.

Gli obiettivi di fondo della proposta, in sintesi, sono di massimizzare, nell’ordine, la riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani, l’avvio al riuso dei beni che possono avere ancora vita utile e l’avvio a riciclaggio della rimanente parte dei rifiuti solidi urbani e, al contempo, di minimizzare tendenzialmente a zero lo smaltimento dei rifiuti stessi, sia che avvenga in discarica sia in inceneritore.

Si intende raggiungere questi obiettivi attraverso:
1 – l’introduzione di un nuovo criterio di valutazione di efficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani, che passa dalla raccolta differenziata alla minimizzazione dei rifiuti non inviati a riciclaggio;
2 – l’applicazione della tariffa puntuale, sia alle famiglie sia alle utenze non domestiche, in modo da calcolare la tariffa sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti e non sulla superficie dell’immobile;
3 – l’introduzione, attraverso la creazione di un fondo nel bilancio regionale, di un meccanismo automatico di incentivazione dei Comuni che minimizzano i rifiuti non inviati a riciclaggio;
4 – un reperimento delle risorse per l’incentivazione che premia i Comuni che producono meno rifiuti non riciclabili e penalizza quelli che ne producono di più;
5 – uno sconto dell’80% allo smaltimento in discarica ai Comuni che producono rifiuti non riciclabili sotto i 150 Kg/abitante all’anno;
6 – una corsia privilegiata per il compostaggio di zona e per i centri per il riuso degli oggetti e dei materiali;
7 – una maggiore trasparenza dei dati tecnici ed economici nei rapporti fra gestori, Comuni e cittadini.

La proposta dei consiglieri scaturisce dall’azione che le associazioni ambientaliste e i comitati emiliano-romagnali stanno portando avanti, già da qualche anno, sul tema della gestione dei rifiuti solidi urbani e ha recepito il testo delle proposte di legge di iniziativa popolare presentate in Regione dal Consiglio provinciale di Reggio Emilia e dai Consigli comunali di Parma, Forlì, Modena, Forlimpopoli, Bertinoro, Galeata, Tredozio, Predappio, Santa Sofia, Savignano sul Panaro, Vignola, Monte S. Pietro, Sasso Marconi, Medicina, Monteveglio, Pieve di Cento, Bazzano, Castello d’Argile, Castenaso, Zola Predosa, S. Giovanni in Persiceto, Busseto, Colorno, Montechiarugolo, SissaTrecasali, San Secondo Parmense, Soragna e Fontanellato, amministrazioni che complessivamente rappresentano circa un milione e mezzo di cittadini.